James Joyce e le sette parole
Scrittore irlandese, poeta e drammaturgo, è ritenuto uno dei migliori scrittori del XX secolo e della letteratura di ogni tempo. Si racconta che un giorno, un amico fece visita all’autore e lo trovò disteso sul tavolo in un atteggiamento di profonda disperazione.
“James, cosa c’è che non va?” chiese al suo amico. “Riguarda il lavoro?”. Joyce tenne bassa la testa, né disse nulla. Naturalmente si trattava di una questione di lavoro. Il suo amico quindi continuò chiedendo: “Quante parole hai scritto oggi?”. Joyce, disperato e con il capo sempre chino sulla scrivania, rispose: “Sette”. “Sette? Ma questo è un bene per voi, non è vero?” l’amico incalzò. Joyce, finalmente alzando la testa, concluse in questo modo: “Credo di sì, ma non so in che ordine disporle!”.