Quando è nata La Lettura?
La Lettura nacque come rivista mensile illustrata. Fu pubblicata dal Corriere della Sera, nel periodo che va dal 1901 al 1946. Come ben sappiamo noi lettori, da qualche anno è ritornata in edicola. Quando esordì, fu un tipo di pubblicazione del tutto nuovo per l’Italia. Mescolava le caratteristiche della rivista colta e di quella popolare. Probabilmente Luigi Albertini, che la fondò, prese l’idea dalle riviste diffuse all’epoca nel mondo anglosassone.
Pochi anni prima il Corriere aveva varato, con enorme successo, La Domenica del Corriere, settimanale per le famiglie. La Lettura puntava ad una fascia alta: le famiglie della media borghesia desiderose di acculturarsi, ma anche gli intellettuali. A dirigerla vennero chiamati il suocero di Albertini e uno degli scrittori più amati all’epoca, il drammaturgo Giuseppe Giacosa.
Nell’arco di mezzo secolo, tra le pagine del giornale, fecero la loro comparsa quasi tutte le firme più importanti della prima metà del Novecento: Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Giovanni Verga, Alberto Savinio, Carlo Emilio Gadda e Dino Buzzati. Luigi Pirandello, per esempio, vi pubblicò il suo primo lavoro teatrale, l’atto unico Cecè, con due anni d’anticipo rispetto all’esordio sulle scene.
Un punto di forza fondamentale era costituito dalle illustrazioni: gli articoli d’informazione erano sempre corredati da fotografie. Il materiale fotografico, trasmesso dagli inviati del Corriere della sera, aveva la funzione di completare ed arricchire la scrittura. Anche le novelle e i romanzi a puntate erano accompagnate da disegni. Dal 1906, poi, anche la copertina venne illustrata a colori.
Durante la seconda guerra mondiale la rivista, così come il Corriere della Sera, entrò nell’orbita della Repubblica Sociale Italiana. Nel maggio 1945, le uscite furono sospese per deliberazione «Allied Publication Board» anglo-americano. Tornò nelle edicole tre mesi dopo con un nuovo formato, una nuova numerazione ed una nuova periodicità.