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Tutto su Memorie del sottosuolo di Fedor Dostoevskij

Con i suoi tratti ampiamente autobiografici, il protagonista delle memorie è un uomo timido, senza risorse e protezioni, che la brutalità della vita sociale respinge nel sottosuolo, e a cui non resta che cercare uno sfogo provvisorio tormentando chi sta ancora piú in basso di lui: Liza, misera prostituta alle prime armi, incontrata in una sera di neve bagnata.
La prima parte di Memorie del sottosuolo fu pubblicata nel primo numero del 21 marzo 1864 della nuova rivista Epocha (L’epoca), diretta da Dostoevskij assieme al fratello, dopo che la precedente Vremja (Il tempo) era stata sospesa dalle autorità.
Il 1864 è un anno terribile per Dostoevskij: il 15 aprile muore la moglie, il 10 luglio muore il fratello Michail, poche settimane dopo muore l’amico e prezioso collaboratore Apollon Grigor’ev. Il grave dissesto finanziario ereditato con la morte del fratello determinerà la chiusura della rivista (l’ultimo numero è del 22 marzo 1865) e la firma di un contratto capestro con l’editore F.T. Stellovskij.
Le Memorie del sottosuolo occupano un posto centrale all’interno dell’intera produzione dello scrittore. Cronologicamente precedono i grandi romanzi e concludono la fase di opere preparatorie e introduttive ad essi; ideologicamente rappresentano la prima incursione nel campo della filosofia e l’elaborazione chiara e consapevole del tema dell’uomo del sottosuolo, ripreso e presente in tutte le opere successive.

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Fedor Dostoevskij

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